L’Afternoon Tea e il limone: l’unico apprezzato è l’Interdonato.

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Conosciamo meglio il limone “speciale” che viene da Messina e che si è ritagliato un posto d’onore ai tè pomeridiani della Regina Elisabetta d’Inghilterra.

Nel Regno Unito il tè delle cinque è una vera e propria tradizione che dura da oltre due secoli. Chi ha avuto la fortuna di gustare un Afternoon Tea inglese sa molto bene che all’iconica tazza di tè viene sempre accompagnato un pasto light, una sorta di merenda a base di specialità sia dolci che salate. Ma non dovete immaginarvi un tè con accanto la per noi consueta fettina di limone: gli Inglesi non amano mettere limone nel tè – nero, bianco, rosso o verde che sia. Ma come ogni regola che si rispetta, ha la sua brava eccezione. Si tratta del limone Interdonato, che nel tempo ha conquistato la terra d’Albione affermandosi come limone da tè molto apprezzato per dolcezza, aroma e ricchezza di succo a bassa acidità.

LA SUA ORIGINE

Ottenuto nella seconda metà dell’800 da un innesto tra un cedro e un limone autoctono “Ariddaru” dell’area messinese, il Limone Interdonato deve il suo nome al Colonnello Giovanni Interdonato, appassionato agrumicultore che tentò di diffondere e valorizzare questa coltivazione considerando anche la sua eccezionale resistenza al mal secco degli agrumi e il particolare periodo di produzione e maturazione, settembre-ottobre, quando sul mercato non c’erano prodotti concorrenti.

La zona di produzione del Limone Interdonato comprende diversi comuni della Provincia jonica messinese: tra le più note citiamo Messina, Nizza di Sicilia, Roccalumera, Taormina, Casalvecchio Siculo, Giardini Naxos e Savoca. Il limone Interdonato viene raccolto da metà settembre a fine dicembre: essendo una varietà di limone piuttosto precoce, si è guadagnata anche l’appellativo di “speciale”. La raccolta avviene esclusivamente a mano e con l’utilizzo di forbici, al fine di evitare il distacco della porzione calicina. Il limone viene poi appoggiato nel cesto in modo delicato e anche la lavorazione in magazzino è svolta con grande cura.

UNA BONTÀ REALE

Il limone Interdonato di Messina era il preferito dalla Regina Elisabetta, ospite fisso sugli eleganti tavolini su cui si consumavano le sue pause tè delle 5. Ancora oggi Buckingham Palace si rifornisce dei frutti di questa zona che crescono sulle scoscese colline della costiera ionica messinese, retaggio di un legame che risale all’inizio dello scorso secolo. 

L’eccellente parere della compianta sovrana è condiviso anche dal figlio, Re Carlo d’Inghilterra, che alcuni anni fa, durante la sua visita al Salone del Gusto di Torino, si è soffermato allo stand del Limone Interdonato a testimonianza dello storico legame della casa reale con il tipico prodotto messinese.

Conoscevi il limone Interdonato? Quello del Gruppo Villari nasce a Roccalumera e si chiama Ducifinu. Il nome proviene dal siciliano: DUCI, ovvero DOLCE, in virtù delle proprietà organolettiche del suo succo. FINU, ovvero FINO, a sottolineare l’eleganza della sua forma ellittica e la sua buccia particolarmente fine.

Scopri qui le sue peculiarità.

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